È difficile descrivere razionalmente l’esperienza di Attive Compagnie nell’anno scolastico appena concluso.
A settembre, mentre speravamo di avere ormai alle spalle tutte le difficoltà e le pesantezze della pandemia, pianificavamo il percorso del progetto, ignari che all’orizzonte stavano addensandosi i drammi che avrebbero segnato i mesi successivi.
Appena la situazione ha cominciato a precipitare, ci siamo resi conto della necessità di cambiare profondamente non solo le modalità operative, ma tutto l’impianto progettuale:
- Quale senso conferire a un’attività come la peer education che si realizza grazie all’interazione e alla relazione tra le persone?
- Come modulare un intervento formativo e di coinvolgimento dei gruppi in una realtà di incontri digitali e di (paradossale) contatto a distanza?
- Come mantenere i rapporti con le scuole partner, pesantemente condizionate dagli innumerevoli protocolli di sicurezza da applicare e dalle complessità operative?
Queste domande sono state la base da cui siamo partiti per ri-definire il percorso di quest’anno, mantenendo ferma la nostra mission: condividere strategie e buone prassi di prevenzione-limitazione dei rischi e coinvolgere i giovani nella disseminazione di quanto appreso.
Le parole chiave che abbiamo da subito individuato e che hanno accompagnato il lavoro di quest’anno sono: la credibilità, intesa come coerenza con lo stile, le modalità e i contenuti che abbiamo mantenuto negli anni e che costituisce la nostra linea pedagogica. Poi la sostenibilità, cercando a livello metodologico di realizzare incontri DAD che fossero coinvolgenti, attraenti e che potessero rappresentare anche un momento di leggerezza e di elaborazione di quanto si stava vivendo. Infine, l’aspetto più importante: la presenza. Mantenere la nostra presenza, educativa e di confronto, in un momento così difficile è stato determinante. Abbiamo ascoltato tante storie, vissuti pesanti, raccolto testimonianze importanti che non dimenticheremo e non disperderemo.
Il merito di quanto è stato realizzato va ai peer educator che faticosamente, ma con grande determinazione hanno partecipato agli incontri a distanza riuscendo a realizzare delle ricadute che sono dei piccoli capolavori di creatività e disponibilità. L’anno scorso scrivevamo che i peer educator avrebbero continuato a essere protagonisti, così è stato.
Siamo orgogliosi di questi peer educator, dello spirito che li anima e delle incredibili qualità ed energie che sono in grado di offrire. Se talvolta ci permettiamo di osare, di proporre qualche passo in più, lo facciamo con la sicurezza di sentire il sostegno di un grande gruppo di giovani convinto e partecipe. Siamo soddisfatti: i numerosi messaggi di ringraziamento e di disponibilità ci hanno convinto di aver orientato il progetto di quest’anno nella giusta direzione.
Ringraziamo della disponibilità e della fiducia le scuole partner e i referenti che in un periodo così eccezionale hanno creduto in Attive Compagnie: ci auguriamo che quanto realizzato possa aver contribuito a vivere con meno pesantezza l’esperienza di quest’anno scolastico.
Eccoci dunque qui. Non ai saluti, ma pronti per ripartire, in attesa di rivedervi tutti a settembre con la voglia di riprendere un confronto così importante. Abbiamo delle grandi idee e non vediamo l’ora di raccontarvele.
Sempre attivi!
Attive Compagnie è un intervento di Peer Group Education finalizzato al contrasto dei consumi problematici di sostanze psicoattive e rivolto agli alunni delle scuole secondarie di secondo grado
Attive Compagnie è un intervento
di Peer Group Education
finalizzato al contrasto dei consumi problematici
di sostanze psicoattive
e rivolto agli alunni delle scuole secondarie
di secondo grado
Attive Compagnie è un intervento
di Peer Group Education
finalizzato al contrasto dei consumi problematici
di sostanze psicoattive
e rivolto agli alunni delle scuole secondarie
di secondo grado
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